E’ormai riconosciuto da alcuni anni il forte legame esistente tra ambiente e problemi di salute. Sentiamo più spesso parlare di inquinamento nell’ambiente domestico, in riferimento al pericolo costituito ad esempio dal contenuto di mercurio delle lampadine o alla maggior incidenza di tumori causati dall’esposizione all’amianto. Alcune malattie causate da specifici rischi presenti nell’ambiente di lavoro sono oggi riconosciute come malattie professionali, incluso il Morbo di Parkinson la cui incidenza aumenta negli agricoltori per l’utilizzo agricolo dei pesticidi.

Se le tossine ambientali, gli inquinanti atmosferici e gli interferenti endocrini potessero interagire con il microbioma umano, destabilizzarlo e persino influenzarne la composizione e le funzioni… i problemi di salute che ne scaturiscono sarebbero gravi.

Una recente review pubblicata su Science of The Total Environment (1) dichiara che l’inquinamento atmosferico e gli interferenti endocrini inducono squilibri del microbioma e fa una panoramica sulle recenti evidenze ed i possibili meccanismi biologici coinvolti. Il team di ricercatori sottolinea che i contaminanti ambientali possono alterare la biodiversità e l’abbondanza del nostro microbiota e persino permettere la colonizzazione e replicazione nell’intestino di agenti patogeni, come streptococco e veillionellales. Se quindi l’inquinamento ambientale ha un effetto negativo sul nostro equilibrio intestinale promuovendo uno stato di disbiosi, potremmo tentare di contrastarlo con l’aiuto di batteri benefici!

In questo contesto, uno studio pubblicato su International Journal of Molecular Sciences (2) dimostra che è effettivamente possibile mitigare l’influenza dell’inquinamento ambientale sul microbiota. Gli autori riportano l’impatto della formulazione probiotica Slab51 nel mitigare la tossicità e gli effetti negativi di un inquinante utilizzato per produrre resine e plastiche ad uso domestico, il bisfenolo A, in un modello animale.

Il team di ricerca conclude che la formulazione probiotica Slab51, contenuta nei prodotti Agimixx e Sivomixx, aiuta a ridurre l’impatto degli interferenti endocrini sulla salute, il che è un’ottima notizia.

Quindi, si può ipotizzare che gli inquinanti ambientali possano essere la causa di problemi di salute attraverso la disbiosi digestiva e la disregolazione dei processi immunologici legati al microbiota intestinale? In ogni caso, la ricerca sui batteri intestinali non ha ancora detto l’ultima parola!